Edizione 2021

Ecco i vincitori!

 

La quinta edizione del bando “I libri-gioco si fanno con le macchine” ha raccolto la partecipazione di quasi una trentina di candidature. Tra i candidati, 6  giovani progettisti si sono distinti per la qualità del loro lavoro e hanno sostenuto il colloquio finale con la Commissione di selezione: Giorgia Bisanti, Veruska Ceruolo, Giulia Dasiari, Giulia Alfonsina Galgano, Virginia Landro e Chiara Morra.
Tra loro la Commissione ha scelto di assegnare le due borse di studio Ts’ai Lun 105 a:

 

VERUSKA CERUOLO

Classe 1993, Veruska Ceruolo vive e lavora a Firenze. Studia design del prodotto presso l’ISIA di Firenze, poi si specializza all’ISIA di Urbino in grafica delle immagini, indirizzo illustrazione. Durante il suo percorso di studi si interessa alle tecniche di stampa, all’animazione e si appassiona al mondo degli albi illustrati.
Attualmente lavora come grafica e illustratrice freelance, ha collaborato con brand indipendenti, associazioni culturali, librerie, caffè letterari. Nel futuro vorrebbe coniugare il lavoro di illustratrice con attività di laboratorio e l’insegnamento.
 
Nel progetto di libro-gioco Mimesi, ambienti, scene e paesaggi si trasformano e si animano da una pagina all’altra grazie a un foglio di acetato rosso che copre e svela figure, cambiando il senso e le emozioni della lettura della doppia pagina. Un originale esperimento di ricerca a mano libera sulla composizione, le forme e il colore.

 


 

GIULIA ALFONSINA GALGANO

Classe 1995, Giulia Alfonsina Galgano si laurea alla triennale di graphic design, presso l’accademia di belle arti di Napoli, con una tesi dal titolo: “Libro per Gioco: le possibilità comunicative del materiale editoriale”. È in quest’occasione che incontra il mondo della plurisensorialità e inizia a progettare laboratori per bambini, sempre finalizzati alla realizzazione di piccoli libri in grado di raccontare storie senza parole, solo attraverso l’uso di differenti materiali e differenti formati. Interessata al mondo della tipografia, consegue la laurea specialistica in graphic design per la comunicazione pubblica, con una ricerca sul mondo degli stereotipi di genere nei caratteri tipografici. Attualmente lavora in un’agenzia di comunicazione come graphic designer.
 
Il libro-gioco Nasino all’insù cambia la prospettiva del senso di lettura e girare le pagine diventa metafora di un volo sempre più alto con l’immaginazione, senza dimenticare da dove si è partiti.
Un viaggio fantastico che accompagna i bambini a esplorare nuovi spazi dalla casa all’universo, esplorando nuove dimensioni dal piccolo al grande, dal chiuso all’aperto. Un progetto che prova a combinare reale e astratto fin dall’infanzia.